ISOLA DI FAVIGNANA
Una giornata alle Egadi
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DESCRIZIONE:

Favignana è la più grande isola delle Egadi e la più vicina alla costa siciliana. Si estende per circa 9 chilometri, simile a una farfalla in forma.

Proprio nella parte centrale dell’isola si trovano il porto e l’agglomerato urbano di Favignana, dove si trovano le principali sistemazioni dell’isola. I tre più grandi mercati di Favignana sono Piazza Marina, Piazza Europa e Piazza Matrix, dove si trova la chiesa madre, costruita nel XVIII secolo.

LE SPIAGGE:

Ricercato per la bellezza della sua costa, Favignana sicuramente non deluderà. Tra spiagge sabbiose, coste rocciose e scogliere accessibili in barca, c’è molto da scegliere. Per gli amanti della sabbia, nella parte settentrionale dell’isola è possibile fare un tuffo nella spiaggia vicino al centro di Favignana.

Pittoresca e davvero bella da vedere, la piccola spiaggia di Cala d’Azur, inizia sul lato orientale, dove il nome del luogo deriva dalla chiarezza delle sue acque. Infine, da non perdere le bianche spiagge di Marasolo e Ravine, sulla costa di fronte al porto. Per coloro che preferiscono un tuffo dagli scogli, e Bue Marino e Cala Rossa, nella parte orientale dell’isola, offrono due grandi posti per godersi questo mare di sogni di cui Favignana vanta, dove il colore dell’acqua assume tonalità di turchese.

Da non perdere, c’è anche Punta Lunga, Centro Ferro, Stack Punta, Punta Marsala, Punta Sottile, Cala Rotonda, Grotta Perciata. Come puoi vedere, non è difficile trovare luoghi che soddisfino la tua voglia di mare. Infine, per chi non può fare a meno delle immersioni, non perderti l’isola di Preveto, sul versante meridionale, la Secca del Tonno, lo Scoglio Corrente e Punta Fanfalo.

LA TONNARA FLORIO:

Il Tunnel Florio, attira immediatamente sguardi da coloro che stanno per raggiungere Favignana. Attualmente in disuso, è stato, per lungo tempo, la base per l’economia dell’isola, grazie alla sua lavorazione del tonno. Costruito nel 1859, rimane oggi un simbolo per Favignana. La pesca del tonno, infatti, era più che un’attività; rappresentava l’unica forma di sostentamento per la maggior parte degli isolani. Il rito della macellazione del pesce avveniva con sistemi di reti integrate, per formare canali per dirigere il flusso della migrazione del tonno che erano alla ricerca di un habitat ideale per la riproduzione, verso maggio.